mercoledì 30 maggio 2012

Differenza tra ricorso e atto di citazione

La distinzione tra ricorso e atto di citazione sta nel fatto che quest'ultimo costituisce la forma di una domanda da esercitarsi verso la controparte, e viene utilizzato nelle controversie tra soggetti posti in posizione paritaria. La citazione viene infatti utlizzata per convenire in giudizio qualcuno, onde sentire il giudice accertare la propria pretesa, ontologicamente rivolta a controparte (vocatio in ius). Il giudice nel contradditorio delle parti pronuncia poi la propria decisione, cogliendo nei limiti delle rispettive formulazioni, la decisione più appropriata al caso.

Con il ricorso, invece, quale atto d'iniziativa processuale, la domanda viene rivolta direttamente all'Autorità (vocatio iudicis). Questa ultima,che è espressione di un potere, si assume l'onere istituzionale di far fronte alla situazione lamentata dal ricorrente con proprio provvedimento. I provvedimenti dell'Autorità possono incidere sul merito, o anche e semplicemente sul rito utilizzato.

La differenza tra i due tipi di atti introduttivi sta dunque principalmente nel soggetto che viene per primo raggiunto dalla domanda di giustizia dell'istante, che è la controparte convenuta nell'atto di citazione (al quale devono seguire, per garantire procedibilità alla domanda, altri atti di impulso come l'iscrizione della causa a ruolo), mentre nel ricorso il soggetto che per primo riceve la domanda di giustizia è il giudice, il quale fissa un'udienza di comparizione con decreto che poi dovrà essere notificato unitamente al ricorso a tutti i convenuti in omaggio al principio del contraddittorio.

Nessun commento:

Posta un commento